Non esistono documenti originali o cronache coeve dell’avvenimento. Il racconto della fondazione è giunto ai nostri giorni narrato in cronache posteriori, o raccontato dai vecchi del paese, con le connotazioni e il sapore di una favola e di una leggenda.
Annetta Mesaroli, una piccola donna, si recò un giorno in Episcopato, chiese di essere ricevuta dal Vescovo, l’allora Cardinale Luigi Marchese di Canossa. Annetta si presentò al Vescovo in abiti dimessi e con il grembiule raccolto sul davanti a modo delle popolane; e fece al Canossa una richiesta ben precisa: far del bene alle giovani di Villafranca. Il Vescovo, credendola una mendicante la trattò con sufficienza; e innanzi alle richieste così precise della Mesaroli, elencò le numerose difficoltà economiche che comportava una tale iniziativa. Annetta improvvisamente aprì il suo grembiule pieno di monete d’oro.
Il Cardinale, convinto di trovarsi dinanzi ad una persona che oltre alle idee aveva anche le possibilità finanziarie per sostenerle, diede il proprio consenso ed indicò nell’Istituto Canossiano quello maggiormente adatto per realizzarle.
L’Istituto Suore Canossiane di Verona, sin dalla seconda metà del XIX secolo, era entrato in possesso di uno stabile situato a Villafranca in Contrà Mantovana (oggi via Angelo Messedaglia) …
(tratto da Cento Anni di presenza Canossiana a Villafranca 1885-1985).
La scuola primaria ospita circa 125 bambini. Le Canossiane ancora oggi proseguono la loro opera educativa nella linea tracciata da Santa Maddalena di Canossa, una donna animata da grande passione per Dio e per l’uomo, guidata dall’amore contemplato nel Cristo Crocifisso e attenta ai bisogni più urgenti dell’uomo da lei individuati nell’educazione, nella formazione di soggetti adulti capaci di decisione e di amore, nell’annunciare, testimoniare e rendere visibile l’amore generosissimo di Gesù che dona la vita.